Il biogas è generalmente costituito da metano e CO2 (più altri gas in tracce) ed è prodotto dalla degradazione anaerobica di residui organici sia animali che vegetali. Queste sostanze di scarto possono provenire da:
- industria agro-alimentare (trinciato di mais, sorgo e altre colture);
- industria alimentare (farine di scarto o prodotti scaduti);
- industria zootecnica (liquami o carcasse).
Il vantaggio per gli operatori del settore agricolo e zootecnico risiede nella possibilità di valorizzare direttamente, in loco, gli scarti dei loro processi e delle loro lavorazioni, producendo un combustibile pulito (il biogas) che va a generare un profitto per il produttore, sia che il biogas venga utilizzato sul posto per la generazione di corrente elettrica, oppure che venga immesso nella rete pubblica del gas naturale. Si possono ottenere circa 400-500 m³ di biogas per unità di bestiame all’anno, oppure fino a 7.000 m³ da un ettaro di pascoli ogni anno. La costruzione di un impianto di produzione di biogas non rappresenta solamente un vantaggio per la tutela dell’ambiente, ma anche un investimento sostenibile per la redditività futura di un’azienda.